| Capitolo 5
Proprio in quell'istante entrò Edward nella stanza e io ed Alice non avendolo sentito sobbalzammo -oh scusate, non volevo spaventarvi, credevo che mi avevate sentito...- poi alice continuò a parlare ignorando il fratello e disse -stavo dicendo che non si vede da quando siamo andati a caccia- -sarà tutto apposto, forse voleva solo restare lontano da nikos...-disse Edward -può darsi- risposi poco convinta -ma se entro domani non si fa vivo,andrò a cercarlo. -va bene- rispose Edward -ma aspetta almeno fino a domani- -Beh, io vi lascio soli- disse Alice -sembra che Jasper mi stia cercando per farmi una sorpresa- e uscì dalla stanza. La guardai uscire e sorrisi, Edward mi accarezzò una guancia con la mano e disse - a cosa pensi?- -penso al fatto che dopo tutti questi anni, lui cerca ancora di stupirla, anche se sa che viste le visioni di Alice, le sorprese non funzionano mai.- dissi. -è il bello dell'amore...- mi rispose Edward, poi mi guardò, e mi fece uno di quegli sguardi che amavo tanto, con i quali sembrava riuscisse a leggermi dentro, mi sorrise e disse -non temere amore mio, anche per noi sarà così, per l'eternità...-. Mi avvicinai a lui, presi il suo viso liscio e freddo come il marmo tra le mani, e lo baciai. poi Edward si alzò, e dopo pochi secondi ci ritrovammosul letto della nostra adorata casetta- era la quarta da quando ce l'avevano regalata- e ci dedicammo una notte tutta per noi. il giorno dopo di Jacob neanche l'ombra. Ero seduta sul divano, e Nessie era vicino a me a giocare con le bambole, quando Rosalie entrò in soggiorno, si sedette vicino a me e disse -lo so che sei in pensiero per il cane- la guardai malissimo -ma non pensiamo sia prudente farti andare a La Push o a casa di Jacob, o altri luoghi in cui i vampiri non sono desiderati --oh si, Alice ha avuto una visione in cui convincevi Charlie ad accompagnarti-- perchè per il patto, c'è solo stata una tregua, e si potrebbe peggiorare la situazione -. Annuii e dissi -beh, ci sarà pur sempre un modo per scoprire come stanno le cose, giusto?- -stanno escogitando qualcosa- rispose lei. E all' imporovviso, Edward entrò in salotto seguito da Jasper. -è l'unico metodo che abbiamo- disse Edward. -potrebbe essere rischioso per la bambina- rispose Jazz -non ti è bastato che stava per essere uccisa da Nikos?- -Lo ricordo perfettamente- rispose Edward, cercando di avere un tono che sembrasse il più calmo possibile. -Ti vorrei anche ricordare che Nessie, voleva essere uccisa già da prima che nascesse, per colpa dei licantropi e tu vuoi farla andare a La Push- disse Jasper. io che fino ad allora avevo seguito la conversazione senza capirci granchè, a quel punto cominciai a capire qualcosa, e allora saltai sù dal divano e dissi -COSA? mia figlia và a La Push e io non ne sò niente? E poi è un pericolo per lei quanto per me- poi mi rivolsi ad Edward e dissi -Edward,cos è tutta questa storia?- - vorrei mandare Nessie a cercare Jacob, insieme a Charlie naturalmente- rispose. -oh no, non se ne parla proprio, dò ragione a Jasper-poi presi in braccio Nessie, come per proteggerla, ed Edward parlò di nuovo -ma non vedi, che sentendo la mancanza di Jacob, Nessie non sta bene?- guardai la mia piccola, e in effetti, solo in quel momento notai che la "bimba" aveva delle strane occhiaie e delle macchie sul visino. Nessie si accorse che la stavo guardando e mi disse -non preoccuparti mammina, poi dopo ti farò vedere tutto quello che succederà con nonno Charlie-. (madòò ma quanto è dolce sta bambina... *______*) E ascoltando quelle parole Charlie si convinse e disse -E va bene, ma Charlie dovrà stare molto attento, e dovrà portare un cellulare con sè, e ci dovrà chiamare non appena succederà qualcosa...- -non preoccuparti zio Jazz- rispose Renesmee, -ci penserò io...- Jasper sorrise,prese Nessie dalle mie braccia e la portò in cucina. Rosalie nel frattempo se ne era andata. -Anche lei è molto preoccupata per quello che potrebbe succedere a Renesmee- spiegò Edward. -io non ho detto ancora niente sul fatto che sono daccordo- dissi. -Bella- rispose Edward, _stiamo parlando di tua figlia, ci ha già dimostrato di avere un potere particolare nel convincere le persone, sono sicuro che andrà tutto più che bene...- -e va bene- mi arresi -ma solo perchè sò che Nessie sta davvero male...- e cercai con lo sguardo di vedere dove era la mia piccola. -non preoccuparti- mi tranquillizzò Edward -Carlisle cercherà di curarla, anche se crediamo che l'unico rimedio sia Jacob-. Poi si avvicinò al piano, si sedette, e cominciò a suonare. Già dalle prime note capii che stava suonando la prima ninna nanna che aveva scritto per me, quando ero appena arrivata a Forks, e la sua gola aveva sete del mio sangue. Così mi avvicinai a lui, che mi fece spazio sullo sgabello, e capii era un'invito a sedermi. Mi sedetti, e cominciai ad accompagnarlo al meglio che potevo-ovviamente non ero brava come lui, che suonava il piano da più di mezzo secolo. Alla fine della canzone, ci accorgemmo che Nessie ci aveva raggiunto, aveva in mano della cioccolata-uno dei pochi cibi che gli piacevano-, e cercava di applaudirci anche se nn ci riusciva granchè per via delle mani occupate. -La mamma è stata molto brava, vero Nessie?- chiese Edward -sisi, la mamma è stata super brava- disse la piccola. -oh, ma non è vero, ho rovinato tutta la canzone- dissi. Nessie mi si avvicinò e mi disse -Mamma, quando sarò grande voglio essere una pianista brava come te!- e diede un morso al suo pezzo di cioccolata che ormai si stava sciogliendo, sporcandosi tutto il visino, io ed Edward scoppiammo a ridere. -Vieni qui Nessie, fatti pulire, sei tutta sporca di cioccolata!- dissi poi Edward disse -su certe cose sei una frana proprio come lo è tua madre...- e tutti e tre scoppiammo a ridere. poi sentimmo sbattere la porta -è Alice- disse Edward. Alice entrò in salotto e disse -sono stata da Charlie per spiegargli la situazione- -ma io non avevo ancora accettato- la interruppi -beh, sapevo che l'avresti fatto- continuò, la guardai malissimo, lei sorrise, ormai sicuramente Edward gli aveva letto nel pensiero, ma per far capire anche a me disse -continua- -beh,sono andata da Charlie, e gli ho parlato del fatto che Jacob non si vede da un paio di giorni- proseguì Alice -poi gli ho spiegato del nostro piano, e mi ha detto che se è per te o per la sua nipotina, sarebbe più che felice di aiutarci, ma poi è squillato il telefono, e Charlie è dovuto correre in centrale, per un'omicidio, ha detto che se avesse finito presto ci avrebbe raggiunto qui, ma ho avuto una visione, e l'ho avvisato che non sarebbe tornato a casa entro mezzanotte. -così ci siamo messi daccordo che: se Jacob entro le 11 di domani mattina non ricompaia, ci raggiungerà qui, e andremo avanti col piano-. concluse Alice. Non seguii tanto il discorso di Alice, perchè davanti ai miei occhi, apparivano sempre immagini di Jacob, che stava per morire. Perchè sapevo che non avrebbe potuto stare lontano da Renesmee per tanto tempo, e quindi gli doveva essere successo qualcosa di davvero pericoloso.
|